Osteria DEL MATTO_Spoleto
Filippo è sempre stato matto!
Un tipo di pazzia legata alla
libertà individuale, lui può rimanere poco simpatico se non ne sai cogliere
l'essenza fatta di "scorbudagine, insolenza e pigrizia" tipiche dello
spoletino doc! ti tratta con leggerezza, sincerità, se ne frega del tuo stato
sociale, delle tue origini e se vuoi ti racconta la sua vita fatta di eccessi
caratteriali e di spontanea vita "fuori dal mondo". Basta osservare
l'arredo della sua piccola osteria per rendersi conto di chi è Filippo, basta
osservarlo bene per capire che in lui sono concentrati tutti i vizi dello spoletino
medio : magnà, bé, sonnecchià, jji a pecchia (lui l'ha trovata in Thailandia e
l'ha portata in terra etrusca!), divertisse, morì a panza piena..
Filppo ha una madre e una sorella,
due pazze!
Le ha messe in cucina e le fa
apparire ogni tanto per il giusto tributo alla piccola cucina semplice
spoletina che contraddistingue il loro menù sempre diverso e mai alla
carta..assaggini vari ed un piatto forte!
Parlare con la madre è un esperienza
mistica, se è in forma può farti venire i lucciconi agli occhi dalla felicità.
Direi che è cinicamente simpatica ed esilarante quando parla del successo del
figlio (l'osteria è sempre piena) a suo dire legata solo alla fortuna di aver
schiavizzato i famigliari e per quelle che lei definisce "chiacchiere
inutili de quillu paraculo de Filippo".
Nel locale c'è una deliziosa cantina
dove ho passato un indimenticabile notte prima di sposarmi, Filippo in
quell'occasione ad un certo punto nel suo stile cacciò i pochi clienti estranei
al nostro banchetto, chiuse la porta a chiave e sfoderò momenti indimenticabili
di spoletinità..affettammo un intero prosciutto e bevemmo con lui fino a notte
fonda in un clima quasi surreale di goduriosa leggerezza dell'anima.
La cantina, allora ben fornita, poi
l'ha dovuta chiudere perchè i clienti gli portavano via le bottiglie di
vino..ma questa è un'altra storia.
Filippo per la cronaca ha anche altri locali a
Spoleto, il più bello aperto per eventi è ricavato dal primo forno a legna per
il pane di Spoleto..lì sta costruendo un birrificio artigianale, lì 60 anni fa
mio zio Giuseppe detto Pino caricava da giovinotto il pane nel cestino per
consegnarlo su e giù per la città con la sua bicicletta! Alessandro