sabato 16 novembre 2013

SPOLETO by Ale Fontani

SPOLETO
Spoleto è una cittadina antichissima che ha attraversato con personalità la storia fin dall'età del bronzo, poi come colonia romanica con il nome di Spoletium, come ducato longobardo, sotto lo stato pontificio ed infine con grande splendore nel rinascimento. Oggi tutto nelle vie che percorrono l'ampio centro storico, delimitato dai resti quasi intatti delle antiche mura pre-romane e medievali, trasmette storia e bellezza. A Spoleto è possibile rimanere folgorati da tanta bellezza, immergendosi nei vicoli, affacciandosi nelle tante splendide ed importanti chiese, scoprendo scorci fotografici meravigliosi, rimanendo senza fiato alla vista della piazza del Duomo o dell'altissimo acquedotto romano che unisce il giro intorno alla Rocca Albornoziana a Monteluco, luogo quest'ultimo pieno di fascino dove alla sommità (una volta bocca di un vulcano) è presente un monastero francescano legato al passaggio di San Francesco "nihil jucundius vidi valle mea spoletana" ed un bosco sacro immerso nel verde intenso tipico dell'Umbria, un verde selvaggio e mai pettinato. Spoleto centro culturale importantissimo grazie al Festival Dei Due Mondi creato dal Maestro Menotti, che 56 anni fa individuò in Spoleto la città perfetta per unire i due mondi, quello americano e quello europeo sotto un unico evento che negli anni è diventato un punto di riferimento per artisti incredibili di generi diversi che spesso pur di essere presenti si sono esibiti gratuitamente. Volendone citare alcuni : Nurajev, Roberto Bolle, Joaquin Cortes, Carla Fracci nella danza; Al Pacino, Gassman, Foà, Carmelo Bene, Eduardo De Filippo, Pasolini, Zeffirelli, Visconti, Woody Allen nella prosa. Tanti i teatri, le terrazze, i giardini, le vecchie cantine dove durante il Festival Spoleto diventa un sogno ad occhi aperti. Spoleto, bella di giorno, intima e suggestiva di notte dove si respira il bello ovunque grazie alla straordinaria illuminazione che ne risalta ogni angolo. Per visitarla occorre tempo e forza fisica visto che per arrivare a vedere tutto occorre arrampicarsi per le strette vie fino a raggiungere il grande prato di Monteluco, i pascoli di Patrico scoprendo nel percorso tante piccole chiese piene di storia. Il consiglio per tutti è quello di assaggiare la città e poi di tornare per alcuni giorni durante il Festival dei Due Mondi a scoprire i tanti tesori nascosti. Spoleto, non dimentichiamolo, patrimonio mondiale dell'Unesco.

Godetevela! 
Ale, lo spoletino.